Müller Edu-Vacation

Viaggi esperienziali dove l’unica finalità non è il relax ma la ricerca.
By Redazione

Imparare a imprimere su tela le infinite sfumature cromatiche della Provenza o della Costa Azzurra, pennellando un acquerello tinte forti di campagne arse dal sole, distese infinite di lavanda e girasoli, voluttuose nuvole che sembrano rincorrere l’orizzonte senza soluzione di continuità, l’intenso blu del mare.

 

Oppure scoprire i primi sensuali passi del tango in una Milonga a Buenos Aires in Argentina o, ancora, esercitare lo spagnolo con un insegnante qualificato  mentre ci si incammina lungo il Camino del Norte, ben 814 chilometri da percorrere a piedi, da Irùn a Santiagodi Compostela, seguendo le orme di milioni di pellegrini, viaggiatori, avventurieri che nei secoli hanno camminato sulla stessa identica strada, un passo dopo l’altro. 

Si parte con la valigia carica di aspettative, si torna con saperi e passioni apprese e messe a frutto sul campo, coniugando il piacere del viaggio a quello della scoperta e dell’apprendimento. Le chiamano Edu-Vacantion viaggi esperienziali dove l’unica finalità non è il relax ma la ricerca: di emozioni, di nuove conoscenze e nozioni o di condivisione di quelle già acquisite.
Da una lingua straniera a una disciplina artistica, fino quelle sportive come il surf.

Ph: Jair Hernandez on Pexels

In Provenza e in Occitania, quel lembo di Oltralpe che gli americani chiamano “la Toscana di Francia”, si mettono le mani in pasta insieme allo chef, ci si sveglia presto al mattino per accompagnarlo al mercato, dove le colorate bancarelle dei contadini accorsi da lontano creano un patchwork a tinte forti di profumi, aromi e sapori che rimane piacevolmente impresso ben oltre la fine del viaggio. Si impara a cucinare baguette, coq au vin e pissaladière ma anche a dipingere con un artista nel suo atelier, alternando lezioni e workshop a visite ed esplorazioni di tutti quei luoghi che hanno stregato i più celebri maestri, da Claude Monet a Van Gogh.
Di sera, ci si concede un tasting di corposi rossi della zona insieme a un sommelier, abile a imprimere nella nostra memoria nozioni, informazioni ma anche indelebili emozioni.
Corsi tailor made, ricamati e disegnati ogni volta sulle necessità, abilità ma soprattutto passioni e aspettative del singolo viaggiatore.

Infrangere tra le onde timori e paure, esaudendo il sogno riposto da troppo tempo in fondo al cassetto, di imparare a cavalcare la tavola, emulando i grandi campioni di surf, ispirati da pellicole di culto come “Point Break”, capolavoro del 1991 diretto dalla geniale cineasta Kathryn Bigelow. Si viaggia in jeep, sulle polverose e sterrate strade della Baja California in Messico che hanno affascinato generazioni di viaggiatori e surfisti, trasformando la vacanza attiva in apprendimento e nel piacere della condivisione di un sapere.
Cabo San Lucas, la caleidoscopica barriera di Capo Pulmo nel Pacifico Settentrionale in quella linea immaginaria di confine che non divide ma unisce, il leggendario Tropico del Cancro, poi via verso La Paz e l’idilliaca Espiritu Santo, disabitato puntino di sabbia, consacrato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità dove i leoni marini del Mare di Cortez ci ricordano che la biodiversità esiste ancora, bisogna imparare e poi condividere il piacere e il dovere di preservarla.
 

Ph: Steven Wilcox
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