Crociere di lusso

By Redazione
crociere di lusso dal nilo al danubio blu

Un viaggio lento, lentissimo, nonostante a ogni miglio percorso si attraversino secoli di storia. A ritroso, comodamente seduti in lussuose cabine che nulla hanno da invidiare ai più sfavillanti hotel delle metropoli verticali. Solcando fiumi, attraversando mari, navigando la vastità di oceani che sembrano perdersi all’orizzonte. Sono le crociere di lusso, “divertissement d’antan” e grandi viaggi che hanno il sapore delle prime pionieristiche avventure, quando esploratori, archeologi, mercanti scoprivano il mondo avvolti dal profumo delle spezie, dai colori vividi di altri sorrisi e civiltà lontane, lontanissime. 

 

Un’emozione avvolgente da assaporare percorrendo il tratto più scenografico del fiume più lungo del mondo: quel Nilo che con i suoi 6.650km serpeggia per ben dieci paesi africani. Questo è il regno dell’Antico Egitto, terra di faraoni e regine, di piramidi e sfingi, di maestosi templi che hanno conquistato di diritto l’immortalità. Un’epica spedizione a bordo dell’esclusivo Yacht Savoy, cinque stelle ben sottolineate da spaziose cabine con vetrate panoramiche, letti king size perfetti per ammirare un paesaggio punteggiato di palme, aironi, bufali, piccole imbarcazioni di pescatori che da generazioni solcano queste acque. Il mistero dell’Antico Egitto si infittisce trasformandosi in meraviglia e stupore man mano che si ammirano i geroglifici e i cartigli custoditi da millenni nei templi. Il Tempio di Karnak, il più esteso e maestoso tra i complessi monumentali faraonici, il Tempio di Luxor, adagiato sulla riva del Nilo e preceduto dal lungo viale delle sfingi, ma anche il colossi di Memnon, gigantesche statue che ritraggono Amenofi III. Immagini che restano impresse nella memoria, come solo i grandi viaggi hanno il potere di fare, esperienze che hanno il potere di fermare il tempo. Come quella di varcare l’ingresso della Valle dei Re e delle Regine, distesa di colline color miele che custodisce da millenni leggendarie spoglie. A partire da quella di Tutankhamon. La sera poi, quando il sole infuoca le acque del Nilo, si salpa verso un’altra avventura, quella di Sobek, il dio coccodrillo, celebrato nel tempio di Kim Ombo. Ogni giorno è una lussuosa spedizione che racconta la storia dei tempi e del tempo e degli uomini che sono riusciti a strapparlo all’oblio, riportandolo alla luce del caldo sole egiziano. Sbarcando, si attraversa il deserto e il Tropico del Cancro fino ad Abu Simbel, complesso monumentale che simboleggia l’apoteosi del faraone Ramses II, del suo regno e della sua sposa prediletta, Nefertari, la “bella che viene da lontano”. Ma che rimane impressa per sempre. 

Un altro fiume, un altro continente, un’altra sinfonia. Per l’esattezza un valzer. Quello composto nel 1886 da Johann Strauss per il bel “Danubio Blu”, il fiume più celebre e osannato d’Europa percorso da re, imperatrici, una su tutte la leggendaria “Sissi”, e regine. Un fluido monumento che serpeggia e offre a bordo di lussuose imbarcazioni, come quelle siglate Avalon Waterways, una grandiosa sintesi della sfacciata bellezza austroungarica, come gli eleganti stabilimenti di gusto retrò, punteggiati di cigni, che decorano la capitale austriaca Vienna. A partire dal 22° distretto, il Donaustadt, nuova zona residenziale e balneare della città, dove le rive dell’ “Alte Donau” (“Vecchio Danubio”), l’antico ramo del fiume che lambisce la stretta isola di Donauinsel, regalano acque trasparenti a prova di nuotata e spiagge dove l’atmosfera ha l’allegria contagiosa di una giornata di mezza estate, da Romaplatz a Kaiserwasser fino a Rehlacke. Poi ciclabili, sempre più verdi man mano che si lambisce  la riserva fluviale di Lobau, soprannominata la “giungla di Vienna” per le 100 specie di uccelli presenti, incluso il Martin Pescatore. Fuori dalla capitale austriaca le rive del Danubio riflettono i colori e sprigionano gli aromi delle albicocche che a migliaia decorano e ingolosiscono la Valle del Wachau e poi la leggendaria abbazia di Melk, gioiello architettonico tutelato dall’Unesco tra i Patrimoni dell’Umanità. L’ingresso a Budapest diventa trionfale come una marcia nuziale. Da un lato la possente architettura di Buda, la zona alta della città, dall’altra la moderna Pest, dedalo di storie, quartieri, terme in perfetto stile Art Nouveau ma anche oasi urbane, scrigno di musei firmati da archistar, come il Varosliget  e l’avveniristica “House of Music”, gioiello firmato dal giapponese Sou Fujimoto dove ripercorrere la storia musicale ungherese sotto un tetto forato da migliaia di foglie dorate. Accanto lo sguardo è rapito dai celebri Bagni Széchenyi, eden di piscine dai benefici vapori che invitano a viaggiare nuovamente nel tempo. 

I pinnacoli giurassici del Parco Nazionale di Komodo sono la destinazione di un’altra crociera di lusso, quella in Indonesia di Aqua Expedition (gruppo Ponant) sinonimo di avventure a cinque stelle per viaggiatori in cerca di adrenalina nel cuore dell’Oceano Indiano: acque-specchio dimora di squali balena, di schive tartarughe ma anche di caleidoscopici coralli che avvolgono gli occhi a ogni sguardo subacqueo. Lunghe spiagge dipinte di rosa, nero e bianco si raggiungono in tender, lontani dalla folla, nel lusso della solitudine. Poi il giorno dopo si sbarca in cerca del leggendario Drago di Komodo, introvabile altrove. Un’esperienza da provare almeno una volta nella vita anche quella proposta dalla stessa compagnia nel Mekong, attraverso Vietnam e Cambogia, avvolti dai canti e dalle danze destinate un tempo solo al reali, come la Khmer Aspara, codificata sequenza di movimenti che sembrano ripercorrere all’istante la storia dell’Indocina e dei suoi templi gioiello. E il viaggio assume il sapore speziato e dolce della più indimenticabile avventura.