Proviamo a fare un po’ di chiarezza sulle differenti operazioni commerciali di questo periodo. L’ultimissimo esempio è l’episodio speciale di Friends trasmesso circa un mese fa: in questo caso non abbiamo a che fare con un prodotto di fiction che si inscrive nella continuity della serie, ma con una reunion che ha visto l’intero cast tornare sul set e raccontare aneddoti sull’indimenticabile comedy in onda dal 1994 al 2004. Un esperimento che ha diviso il pubblico, tra chi ne è rimasto entusiasta e chi deluso.
Per certi versi può ricordare la stessa operazione celebrativa avvenuta nel 2019 con Beverly Hills 90210. In quel caso, il teen drama che ha letteralmente dato inizio al genere negli anni Novanta, era tornato sul piccolo schermo con sei episodi speciali a distanza di quasi 20 anni: in quell’occasione la vita reale dei protagonisti e quella della fiction si mescolavano in un gioco continuo di rimandi, un prodotto ibrido che si è guadagnato pareri contrastanti tra pubblico e critica.
Il 9 luglio, Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e Kristin Davis sono ufficialmente tornate sul set per le riprese di And Just Like That (letteralmente E proprio come allora), il revival di Sex and The City, che toccherà le stesse tematiche della serie originale calandole ai giorni nostri e con le protagoniste “cresciute” e giunte ai favolosi cinquanta.
Dieci nuovi episodi di mezz’ora ciascuno, in onda negli Stati Uniti presumibilmente a fine anno (o al massimo all’inizio del 2022) e in Italia molto probabilmente trasmessi da Sky, in virtù dell’accordo internazionale stipulato con HBO per la distribuzione dei suoi contenuti in Europa.
Moltissimi i volti noti che torneranno negli episodi di And Just Like That, a partire da Chris Noth (ovvero Mr. Big) che fino all’ultimo sembrava non dover partecipare alla serie.
Nel cast ritroveremo perciò Wille Garson nei panni di Stanford Blatch, Mario Cantone in quelli dello stylist Anthony Marentino, Evan Handler a prestare il volto a Harry Goldenblatt, il marito di Charlotte) e David Eigenberg a interpretare Steve Brady, marito di Miranda.
Tra le new entry, la più interessante è indubbiamente Sara Ramirez (l’indimenticabile dottoressa Callie Torres in Grey’s Anatomy), che interpreterà il personaggio non-binary di Che Diaz, la stand-up comedian produttrice del podcast nel quale Carrie Bradshaw è ospite fissa. Veniamo ora al tasto dolente, ovvero l’assenza di Kim Cattral nei panni di Samantha Jones. L’attrice, in rotta con le sue ex colleghe e la produzione di Sex and the City da anni, non parteciperà alla serie e non sappiamo ancora quale futuro avrà il suo personaggio nella sceneggiatura. Dietro le quinte sarà invece assente Patricia Field, la celebre stylist e ideatrice dei look delle protagoniste (nonché di quelli de Il Diavolo veste Prada e Ugly Betty), attualmente impegnata sul set della seconda stagione di Emily in Paris (una serie comedy e romantica disponibile su Netflix).
A guidare lo styling di And Just Like That, Molly Rogers, già collaboratrice della Field per SATC.
Insieme a Sarah Jessica Parker, Kristin Davis e Cynthia Nixon, saranno anche produttrici esecutive della serie.
Da alcune foto diffuse sull’account ufficiale della serie su Instagram, sappiamo che il primo episodio, dal titolo Hello, it’s me, sarà diretto da Michael Patrick King, già dietro la macchina da presa dei due capitoli cinematografici della serie di HBO.
E pensando al secondo film soprattutto, ci auguriamo proprio che questo revival sia migliore…
Gossip Girl andò in onda in America su The CW dal 2007 al 2012 e negli anni Duemila si rivelò il teen drama che fece sognare i Millenials di tutto il mondo, per poi spopolare, oggi, anche tra i giovanissimi che lo hanno apprezzato in ritardo su piattaforme streaming come Netflix.
Gossip Girl è un evergreen e HBO Max, che non sbaglia mai un colpo, lo sa bene e proprio per questo, ha deciso di puntare sul reboot del teen drama, in onda negli Stati Uniti dalla scorsa settimana e ancora inedito in Italia.
In soli quattro giorni dalla messa in onda, in America il pilot è diventato il contenuto più visto di sempre sulla piattaforma, con oltre 555 mila spettatori americani, coinvolgendo soprattutto i social: su Twitter si è piazzato al quinto posto nei trending topic rimanendoci per molte ore, e su TikTok i contenuti ispirati alle prime scene della serie hanno totalizzato oltre 15 miliardi di visualizzazioni.
Un successo incredibile, seppur la serie non brilli per profondità, proprio come l’originale. Rimangono infatti gli stereotipi della serie madre e tipici dei teen drama, rimane l’élite dei ragazzi ultra viziati dell’Upper East Side, tra segreti, bugie e tradimenti, ma il tutto viene raccontato e trasportato ai giorni nostri. La Generazione Z al centro di questo reboot è composta da protagonisti più inclusivi e tematiche più attuali: i personaggi più importanti sono due donne nere, queer e sessualmente fluide, e le storie toccano temi come body shaming, minoranze e pandemia (i protagonisti tornano a scuola, la prestigiosa Constance Billard School, dopo un anno di didattica a distanza).
La serie strizza l’occhio ai giovanissimi, non si nasconde e racconta come i social network siano diventati il mezzo fondamentale per accrescere la popolarità degli studenti e come l’influencer marketing la faccia da padrone anche nei corridoi delle scuole più élitarie del pianeta; Gossip Girl non ha più un blog ma un profilo Instagram (perché su Twitter non aveva avuto successo!) e non è qualcuno della Generazione Z ma… un professore!
Non diremo altro, gli spoiler non ci piacciono, XOXO (però sbirciate un po’ di foto dall’account ufficiale intanto!)